Come seminare il prato
Per seminare il prato nel migliore dei modi è necessario, prima di tutto, preparare il terreno in maniera adeguata. Ciò vuol dire rimuovere le erbe infestanti, accertandosi di asportarle dalla radice, e più in generale ripulire con attenzione la zona in cui si vuole seminare, togliendo i sassi, eventuali ceppi di alberi morti e quant’altro di superfluo.
Nel momento in cui la zona è totalmente pulita, si può iniziare a lavorare la terra: è sufficiente procurarsi una vanga per dissodare il terreno, questo se si vuole procedere manualmente in caso di piccoli appezzamenti. In alternativa è molto più efficace dotarsi di un motocoltivatore o di un trattore munito di fresa, entrambi capaci di sminuzzare le zolle con la dovuta energia in modo da produrre in breve tempo un letto di semina perfetto. In ogni caso la profondità interessata alla lavorazione è di non meno di 20 centimetri di profondità.
Nulla vieta di unire al terreno un po’ di sabbia nel caso in cui esso appaia meno drenato del dovuto, così come si può pensare di ricorrere a della materia organica ( torba – stallatico ) se si ha a che fare con un terreno drenato in eccesso o povero di sostanza organica.
I ristagni di acqua vanno sempre evitati, in quanto forieri di umidità, quindi di muffe, funghi e altri inconvenienti: ecco perché è indispensabile realizzare un sistema di drenaggio efficace; per questo motivo è indispensabile una finitura del letto di semina con un rastrello che asporti i corpi solidi più grossolani e sistemi i livelli in modo da far defluire all’esterno l’acqua in eccesso.
Raccomandiamo nel caso vi siano semine presso fabbricati di nuova costruzione di saggiare con vari scavi il terreno dove si deve operare, i costruttori sono infatti soliti adoperare le future aree verdi come zone di tombamento degli inerti e il fondo di queste zone è infatti occupato talvolta da calcinacci e altri scarti cementizi che ai fini del prato sono assolutamente indesiderabili e dannosi e vanno quindi eliminati.
Relativamente alla semina, potendo scegliere, il periodo dell’anno da preferire è l’inizio della stagione autunnale, quando la pioggia fa in modo che il terreno sia piuttosto umido ma al tempo stesso ancora caldo dopo l’estate. Nel caso in cui si opti per la primavera, sarà opportuno valutare il rischio di tardive gelate occasionali e, soprattutto, le invasioni delle erbacce infestanti. Anche l’estate non va esclusa a priori, ma a condizione che ci si dedichi al prato ogni giorno e lo si bagni con regolarità.
Il nostro Fortestivo è uno dei pochi miscugli in commercio che può essere seminato anche in piena estate con ottimi risultati.
I semi devono essere sparsi a mano secondo la dose consigliata nella nota tecnica. Non serve ricorrere a una seminatrice, se non la si possiede: tutte le operazioni possono essere compiute a mano, ricordando di distribuire metà semi in direzione perpendicolare rispetto all’altra metà.
Dopo la semina, il terreno non deve essere calpestato per almeno 30 giorni, quest’ultimo deve rimanere sempre umido, ed è questa la ragione per la quale non appena ci si rende conto che l’umidità sta venendo meno è indispensabile bagnare di nuovo. Ulteriori e specifiche nozioni relative alla semina sono indicate nella Nota Tecnica Fortestivo e l’utente può per dubbi o ulteriori informazioni interagire se occorre con il ns. Ufficio Tecnico allegando anche materiale fotografico, il tutto gratuitamente.